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ALTA MONTAGNA E ALPINISMO CLASSICO

L'alpinismo è la sintesi di tutte le discipline della montagna. 
La vetta è il traguardo ma, forse, non il fine ultimo. Quello che sta nel mezzo, lungo il tragitto, è il vero significato dell'andar per monti. Una esperienza umana che si esprime con la gioia e l’entusiasmo di percorrere le porzioni più selvagge ed isolate della natura in montagna con lo spirito dell’esplorazione e l’energia delle attività sportive. Potrete guardare il mondo dall’alto di una vetta scintillante o godervi lo spuntare del sole ad illuminare vette lontane e vallate misteriose.
In questa sezione troverete alcune proposte di vette a noi care, per il territorio in cui si trovano, per la loro storia, o solo semplicemente perchè son state in grado di farci sognare e regalarci emozioni.

ADAMELLO

​La regina dell'Alta Val Camonica. La sua imponente parete Nord domina sul Lago Benedetto e sul Rifugio Garibaldi, e nasconde alla vista il Ghiacciaio del Pian di Neve che scivola dalla cima come il lungo velo di un abito da sposa. Un tour di due o più giorni con pernottamento in rifugio.

  • Prima Salita: J. Von Payer e G. Caturani, 1864

  • Quota: 3554 m

PRESANELLA

​Di pochissimi metri più alta del vicino Adamello, offre una emozionante salita su ghiacciaio. Sulle tracce di Freshfield, Beachcroft e Walker che per primi aprirono un accesso alla sua vetta nel 1864.

  • Prima Salita: D. W. Freshfield, M. Beachcroft e I. D. Walker, 1864

  • Quota: 3558 m

CIMA PLEM

​Bella Montagna dalla forma piramidale che svetta sul Lago del Pantano in Val D'avio e con le sue dorsali abbraccia la Conca del Baitone e la Val Miller. Due possibili itinerari di salita, uno più semplice passando per rif Gnutti e uno un po' più lungo e impegnativo passando per il rif Tonolini.

  • Quota: 3182 m

GRAN ZEBRU'

​Una splendida piramide quasi perfetta. Il suo profilo affilato domina due vallid di alta quota: la Val Zebrù sul versante Valtellinese, e la Valle di Solda sul versante tirolese.

  • Prima Salita: F. F. Tuckett, Buxton, Biener e Michel, 1864

  • Quota: 3857 m

PUNTA SAN MATTEO

La Punta San Matteo è una delle 13 Cime che compongono la catena Cevedale-Pizzo Tresero. La sua vetta è quasi totalmente nevosa e si affaccia sul Ghiacciaio dei Forni e sul Ghiacciaio del Dosegù. Il nome fu attribiuito da J. Payer durante la seconda salita alla vetta, nel 1866.

  • Prima Salita: J.H. Backhouse, G.H. Fox, D.W. Freshfield e F.F. Tuckett, 1865

  • Quota: 3678 m

ORTLES

​La cima più alta dell'Alto Adige, la sua mole maestosa e l'ambiente isolato e severo offrono una salita di grande soddifazione. La vetta è praticamente circondata da ghiacciai e sul versante Nord la parete precipita vertiginosa per 1300 metri. Numerosi itinerari sono stati tracciati sui sui versanti e sulle sue creste, sicuramente una delle montagne simbolo dell'alpinismo.

  • Prima Salita: J. Pichler, 1804

  • Prima Salita via Normale: F. F. Tuckett, 1864

  • Quota: 3905 m

Nelle vibranti e libere corse sulle rocce tormentate, nei lunghi e muti colloqui con il sole e con il vento, con l'azzurro, nella dolcezza un po' stanca dei delicati tramonti, ritrovavo la serenità e la tranquillità. E l'ebbrezza di quell'ora passata lassù isolato dal mondo, nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia.

Giusto Gervasutti

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